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Gradisca

• 1176, il documento che segna l'ingresso di Gradisca nella storia parla di un villaggio agricolo di sette famiglie di origine slava e latina, tributarie del Patriarca di Aquileia. Le tracce di questo nucleo primitivo si perderanno poi per oltre 300 anni.
• 1420, la Repubblica di Venezia sconfigge il Patriarcato di Aquileia.
• 1479-1511, il periodo veneziano inizia con la (ri)fondazione stessa della città, pensata come baluardo di cristianità contro i turchi. La Serenissima, infatti, ha da poco occupato il Friuli e si appresta a organizzare il territorio. Nel giro di pochi anni il piccolo villaggio agricolo si trasforma in una prestigiosa città fortezza. Nel 1500 Leonardo da Vinci, a Gradisca per incarico del Senato Veneto, mette a punto nuove armi e difese a protezione della fortezza.
• 1511, i lanzichenecchi di Massimiliano I prendono la fortezza: da questo momento Gradisca è austriaca. Dal 1615 al 1617 Venezia scatena contro gli Asburgo quella che viene chiamata la "guerra gradiscana" per riprendersi la città: la fortezza resiste e Gradisca si fa la fama di imprendibile, tanto da essere eletta capoluogo di una Contea principesca, e come tale venduta da Ferdinando III, per far fronte a esigenze di cassa, al principe Giovanni Antonio di Eggenberg.
• 1647-1717, sotto i principi di Eggenberg Gradisca vive il suo periodo d'oro: si arricchisce di palazzi e di istituzioni pubbliche. Il piccolo Stato, amministrato saggiamente da uomini come Francesco Ulderico della Torre, ha proprie leggi, misure e monete. Nel 1717, con l'estinzione della linea maschile del casato degli Eggenberg, ritorna con la sua Contea all'Impero.
• 1754, sotto Maria Teresa, Gradisca è annessa alla Contea goriziana, perdendo di fatto ogni autonomia.
• 1855, il maresciallo Radetzky consente l'abbattimento di un
tratto di mura richiesto dai cittadini per aprirsi al verde, all'esterno. Viene così creata nel 1863 la "Spianata", che con i suoi caffè diventa subito il cuore della vita sociale.
• 1915-18, durante la prima guerra mondiale Gradisca è data alle fiamme. Finita la guerra, il 6 gennaio 1921 è annessa all'Italia.
• 1945, a maggio la comunità gradiscana teme l'annessione alla Jugoslavia di Tito, ma il 12 giugno ogni timore viene fugato

 

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