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Casertavecchia

Il borgo di Casertavecchia sorge alle pendici dei Monti Tifatini a circa 400 metri di altitudine. L'origine del borgo è da far risalire al VII secolo, allorchè il borgo di Casa Hirta apparteneva, come riporta lo storico longobardo Erchemperto, ai Longobardi del Principato di Capua e poi successivamente, nell' 879 a Pandulfo di Capua che ne fu il primo conte. 
Il borgo si incrementò con le incursioni dei Saraceni del VIII e IX secolo, che portavano gli abitanti della pianura a rifugiarsi sulle montagne vicine. 
Nel 1062 inizio il periodo della dominazione normanna con Riccardo I, conte di Aversa. In questo periodo cominciano a sorgere la Cattedrale e di altri importanti edifici pubblici. La città conobbe il suo momento di maggior splendore, sotto la dominazione sveva, con il conte Riccardo di Lauro (1232-1266), del casato dei Sanseverino, valido consigliere e fiduciario di Federico II.
Con la dominazione aragonese (1442) inizia la parabola discendente del borgo di Casertavecchia, e già il conte Giulio Acquaviva, principe di Caserta, trasferisce la sua residenza nella pianura sottostante. 
L'avvento dei Borbone, con la costruzione della Reggia, segna il definitivo abbandono del borgo di Casertavecchia.
Oggi, Casertavecchia è un villaggio agricolo e turistico, conserva, però, integra la suggestione e l'atmosfera rarefatta di un lembo di Medioevo, miracolosamente conservatosi inalterato attraverso un lungo corso di secoli.

 

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