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MONTEFABBRI, PICCOLO MONDO ANTICO

MONTEFABBRI, PICCOLO MONDO ANTICO

Montefabbri nel Comune di Colbordolo (Provincia di Pesaro e Urbino)


Umili casette strette le une alle altre sono racchiuse nella cerchia delle mura castellane di questo piccolo borgo che svetta solitario lungo l’antica via che collega Pesaro e Urbino. Nella profonda fantasia di colline si apre uno spazio di silenzio rotto solo dal canto degli uccelli, dal suono delle campane. Sono giornate di vivide erbe, di viottoli di campagna, di chiacchiere nell’unico bar, quelle che trascorrono a Montefabbri. Un quadro rimasto immutato nei secoli. Un paesaggio che potrebbe fare da sfondo a una pittura rinascimentale (è nato a due passi da qui il padre di Raffaello Sanzio). Un piccolo mondo antico dove anche la donna in vestaglia sulla porta di casa dà senso al tempo che trascorre lento, alla corsa che si ferma, alla meditazione che incomincia

La Storia

•VII-VIII sec., la discesa dei Franchi coincide con il formarsi delle pievi, come quella di San Gaudenzio, e di insediamenti umani in luoghi più sicuri.
•X-XI sec., la scarsa popolazione presente nelle zone intorno alla pieve comincia a dotarsi di strutture difensive.
•XII sec., nel territorio della pieve di San Gaudenzio sorgono quattro castelli, uno dei quali è quello di Montefabbri.
•1216, il nome del castello di Montefabbri compare per la prima volta nei documenti ufficiali.
•XIII sec., le sorti del castello sono legate a quelle dei signori di Urbino e di Rimini, i Montefeltro e i Malatesta, che se lo contendono.
•XIV sec., alternanza di potere tra i Montefeltro e la Chiesa.
•XV sec., il castello di Montefabbri entra sempre di più nell’orbita del ducato di Urbino, al quale fornisce soldati e capitani di ventura.
•1578, il duca di Urbino Francesco Maria della Rovere nomina conte del feudo di Montefabbri l’architetto civile e militare Francesco Paciotti. I Paciotti mantengono la proprietà di Montefabbri fino al 1744, quando il borgo passa definitivamente allo Stato Pontificio.
•1862, con l’apertura di una caserma dei carabinieri e l’uccisione del brigante Terenzio Grossi, si mette fine al banditismo locale, finalizzato alla restaurazione del governo pontificio contro lo Stato unitario.
•1869, Montefabbri perde l’autonomia amministrativa e viene annesso al Comune di Colbordolo.


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