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A Pasqua si regalano le uova di cioccolato, perchè??
Di nikj (del 04/04/2010 @ 00:44:32, in Non tutti sanno che..........., linkato 741 volte)

La tradizione delle uova di Pasqua ha origini pagane

solo successivamente divenne un simbolo cristiano legato alla Resurrezione di Cristo,

fin dai tempi di Sant’Agostino, alla fine del quarto secolo.

Per i pagani l’uovo rappresentava la rinascita della natura nella stagione primaverile,

tanto che gli antichi persiani dipingevano le uova per celebrare il Newrooz,

ovvero l’inizio del nuovo anno, corrispondente all’equinozio di primavera.

Molti secoli dopo l’anno Mille, data fatidica che secondo molte credenze popolari

avrebbe dovuto segnare la fine del mondo,

invase l’uso soprattutto nelle campagne di scambiarsi a Pasqua uova di gallina,

di piccione, di quaglia o di altri volatili.

Spesso le uova venivano colorate: un infuso di barbabietole servire per il rosso,

di ortiche e spinaci forniva il verde, di mammole il viola,

di bucce di cipolle il marrone.

Prima di essere donate le uova dovevano ricevere la benedizione.

La tradizione delle uova si estese ben presto anche nelle classi agiate, che invece di ricorrere ai frutti del pollaio si rivolsero a orafi e gioiellieri per realizzare uova d’oro o argento, costellate di smalti e gemme. Nella Pasqua ebraica, invece, un uovo bollito immerso nell’acqua salata simbolizza il sacrificio pasquale offerto al Tempio di Gerusalemme. Per i cristiani Ortodossi l’uovo di Pasqua è molto più che una celebrazione alla fine del digiuno, è una vera e propria dichiarazione della Resurrezione di Cristo. Tradizionalmente, le uova di Pasqua ortodosse vengono tinteggiate di rosso per rappresentare il sangue di Cristo, versato sulla croce e il guscio duro dell’uovo che simboleggia la tomba sigillata di Cristo, la rottura della quale rappresenta la risurrezione dalla morte. Nelle chiese Cattoliche ortodosse e dell’Est, le uova pasquali sono benedette dal prete alla fine della veglia pasquale e distribuite ai fedeli. Ciascuna donna porta anche un cestino in chiesa con delle uova di Pasqua ma anche altri alimenti pasquali da far benedire al prete. Una leggenda racconta che Maria Maddalena stava portando delle uova cotte da condividere con le altre donne al Sacro Sepolcro quando, improvvisamente, le uova stesse si colorarono miracolosamente di un rosso brillante non appena lei vide il Cristo risorto. Una leggenda diversa, ma non necessariamente in contrasto con la precedente, riguarda gli sforzi di Maria Maddalena di diffondere il Vangelo. Secondo questa tradizione, dopo l’Ascensione di Gesù, Maria si recò dall’imperatore di Roma e lo salutò dicendo “Cristo è risorto”, dopodiché lui indicò un uovo sul suo tavolo e asserì: “Cristo non è risorto più di quanto quest’uovo sia rosso”. Dopo questa asserzione l’uovo si colorò immediatamente di un rosso sanguigno. L’uso delle uova di cioccolato invece è relativamente recente: il cacao fu introdotto in Europa dopo la scoperta dell’America, ma solo nel Settecento gli olandesi lo usarono per realizzare le uova di Pasqua. Allora il cioccolato era rigorosamente fondente, solo verso la metà dell’Ottocento in Svizzera si produsse il primo cioccolato al latte. Sulle uova esistono ancora oggi usanze che variano da Paese a Paese: ad esempio in Francia i bambini vanno a caccia delle uova nascoste dai genitori e chi trova quello rosso è considerato il più fortunato. Una tradizione che persiste in alcune parti del Regno Unito consiste nel far rotolare le uova colorate lungo le discese di colline nella Domenica di Pasqua. Negli Stati Uniti, invece, le stesse uova vengono spinte con l’aiuto di un cucchiaio su superfici piane. Le uova di Pasqua sono un simbolo molto utilizzato nel folklore russo, rumeno, ucraino, polacco e di altri paesi slavi. Una tecnica batik viene utilizzata per creare uova dalle decorazioni intricate e dai colori brillanti, la più conosciuta è l’ucraina pysanka. I celebrati laboratori Fabergé, invece, crearono splendide e lussuose uova di Pasqua per la corte imperiale Russa. La maggior parte di queste creazioni contengono sorprese nascoste come un uccello lavorato ad orologio o navi in miniatura. Esistono molte altre tecniche di decorazione delle uova e molte tradizioni vogliono che queste vengano regalate in segno d’amicizia, amore e buona fortuna. (Siciliainformazioni) L’uovo di Pasqua è un dolce della tradizione pasquale, divenuto nel tempo il simbolo della stessa festività della Pasqua cristiana, assieme alla colomba. La tradizione del classico uovo di cioccolato è recente, ma il dono di uova vere, decorate o dorate, è correlato alla festa pasquale sin da tempi molto più antichi. L’uovo è sempre stata una figura dai marcati tratti simbolici sin dai tempi antecedenti al sorgere della religione cristiana. Le uova, infatti, hanno spesso rivestito il ruolo del simbolo della vita in sé, ma anche della sacralità, anche molti millenni avanti Cristo: secondo alcune credenze di molte religioni pagane e mitologiche del passato, il cielo e il pianeta erano considerati Idue emisferi che andavano a creare un unico uovo, e le uova costituivano la vittoria della vita. Gli antichi Egizi, inoltre, lo consideravano come il fulcro dei quattro elementi dell’universo (acqua, aria, terra e fuoco). Uova di gallina decorate a mano. La tradizione del dono di uova ebbe inizio ben prima della nascita del Cristianesimo: già fra i Persiani, infatti, era diffusa la tradizione dello scambio di semplici uova di gallina all’avvento della stagione primaverile, seguiti nel tempo da altri popoli antichi quali gli Egizi, i quali consideravano il cambio di stagione una sorta di primo dell’anno, i Greci e i Cinesi. Spesso le uova venivano rudimentalmente decorate a mano. Uovo pasquale in una piazza di Zagabria L’usanza dello scambio di uova decorate si sviluppò poi anche, nel Medioevo come regalo alla servitù. Nel medesimo periodo l’uovo decorato, da essere essenzialmente il simbolo della rinascita primaverile della natura, andò ad intrecciarsi con il Cristianesimo divenendo il simbolo della rinascita dell’Uomo, di Cristo: la diffusione dell’uovo come regalo pasquale sorse probabilmante in Germania, quando fra i tradizionali doni di Pasqua fece la comparsa il regalo di semplici uova. Un uovo Fabergé. Sempre nel Medioevo si diffuse anche la tradizione della creazione di uova artificiali fabbricate o rivestite in materiali preziosi quali argento, platino od oro, ovviamente destinata agli aristocratici e ad i nobili: Edoardo I d’Inghilterra commissionò la creazione di circa 450 uova rivestite d’oro e donate in occasione della Pasqua. Ma la ricca tradizione dell’uovo decorato è dovuta all’orafo Peter Carl Fabergé, che nel 1883 ricevette dall’attuale zar il compito di preparare un dono speciale per la zarina Maria; l’orafo creò per l’occasione il primo uovo Fabergé, un uovo di platino smaltato di bianco contenente un ulteriore uovo, creato in oro, il quale conteneva a sua volta due doni: una riproduzione della corona imperiale ed un pulcino d’oro. La fama che ebbe il primo uovo di Fabergé contribuì anche a diffondere la tradizione del dono interno all’uovo. In tempi più recenti l’uovo di Pasqua maggiormente celebre e diffuso è il classico uovo di cioccolato, la cui diffusione è stata probabilmente incentrata nell’ultimo secolo. Se fino a qualche decennio fa la preparazione delle classiche uova di cioccolato era per lo più affidato per via artigianale a maestri oggi l’uovo di Pasqua è un prodotto diffuso soprattutto in chiave commerciale. La preparazione delle uova di Pasqua delle più svariate dimensioni trova inizio anche più di un mese prima del giorno della Pasqua, come effettivamente accade anche per l’albero di Natale nel periodo natalizio. La produzione delle uova di cioccolato, in Italia, è affidato per la maggiore alle grandi ditte dolciarie: le uova prodotte da quest’ultima ditta sono largamente le più diffuse fra i bambini anche per via della presenza della tradizionale sorpresa. Attualmente, però, sembrano trovare ampi campi di diffusione le uova a tema, cioè uova di Pasqua incentrate su un cartone animato, un film o una squadra di calcio. Alcuni ovetti di Pasqua in cioccolato. Ciò nulla toglie alle classiche uova di cioccolato preparate artigianalmente che sono tutt’ora molto diffuse, soprattutto all’estero. In altri paesi, come la Francia, è tradizione istituire in aree verdi delle cacce pasquali al tesoro, in cui le uova, preparate artigianalmente e di dimensioni ridotte, vengono nascoste fra gli alberi e vengono poi ritrovate dai bambini. Tale tradizione sta oggi però affievolendosi per via della diffusione globale dell’uovo pasquale prodotto e distribuito commercialmente. Nei paesi più poveri, infine, all’uovo di cioccolato viene sovente sostituito l’uovo di gallina solitamente cucinato sodo. Anche nei paesi di religione ortodossa, tuttavia, permane la tradizione delle uova di gallina, in risposta alla diffusione delle uova prodotte commercialmente, giudicate dagli ortodossi una strumentalizzazione consumistica della Pasqua. In Italia l’uovo sodo come simbolo pasquale è rimasto presente soprattutto accompagnato dalla tradizionale colomba pasquale o durante il pranzo.(Wikipedia)